Recentemente, una fuga di documenti interni di Google Search ha suscitato un acceso dibattito all’interno della comunità SEO.

Questi documenti, che sembrano provenire dall’API Content Warehouse di Google, offrono uno sguardo senza precedenti sui meccanismi interni del motore di ricerca più utilizzato al mondo. Le implicazioni di queste rivelazioni potrebbero essere significative per le strategie SEO e la comprensione del funzionamento degli algoritmi di ranking di Google.

La fuga di documenti interni di Google ha sollevato molte domande e controversie. Sebbene le informazioni trapelate offrano uno sguardo interessante sui meccanismi di Google, è essenziale interpretarle con cautela.

Le strategie SEO devono continuare a concentrarsi sulla creazione di contenuti di alta qualità e sulla fornitura di esperienze utente eccellenti, piuttosto che tentare di manipolare i segnali di ranking basandosi su informazioni non confermate. La trasparenza e l’evoluzione continua degli algoritmi di Google richiedono un approccio SEO flessibile e orientato agli utenti.

La fuga di documenti interni di Google Search ha evidenziato la complessità e la sofisticazione dei suoi algoritmi di ranking, sollevando domande sulla trasparenza e sull’uso di dati comportamentali. Per i professionisti SEO, l’accento rimane sulla qualità dei contenuti e sull’esperienza utente come strategie fondamentali per il successo a lungo termine.

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Le scoperte chiave dai documenti trapelati

  • Fattori di ranking: I documenti rivelano l’esistenza di 2.596 moduli nell’API di Google con 14.014 attributi, ma non specificano il peso di ciascuno di questi fattori di ranking.
  • Funzioni di riordinamento (Twiddlers): Queste funzioni possono regolare il punteggio di recupero delle informazioni di un documento o modificare il suo ranking.
  • Demotion: I contenuti possono essere declassati per vari motivi, come la mancata corrispondenza tra un link e il sito di destinazione, segnali di insoddisfazione degli utenti, recensioni di prodotti, posizione geografica, domini a corrispondenza esatta e contenuti pornografici.
  • Importanza dei link: La diversità e la rilevanza dei link rimangono cruciali. Il PageRank è ancora un fattore significativo.
  • Clic riusciti: Google utilizza vari misuratori di clic come badClicks, goodClicks, lastLongestClicks e unsquashedClicks. La qualità dei clic influisce sul ranking.
  • Documenti lunghi vs brevi: I documenti più lunghi potrebbero essere troncati, mentre i contenuti più brevi ricevono un punteggio basato sull’originalità.
  • Autorevolezza del sito: Google utilizza un parametro chiamato “siteAuthority” per valutare la qualità complessiva di un sito.

La risposta della comunità SEO

La comunità SEO ha reagito in modo variegato a queste rivelazioni. Alcuni esperti vedono nella fuga di notizie una conferma dei sospetti di lunga data riguardo l’uso di dati comportamentali nei ranking di Google. Altri, tuttavia, invitano alla cautela, sottolineando che l’interpretazione dei documenti può essere fuorviante senza un contesto adeguato.

  • Prove contrastanti: I documenti fanno riferimento a metriche come “goodClicks”, “badClicks” e “lastLongestClicks”, suggerendo che Google utilizzi dati di clic e di coinvolgimento degli utenti, in contraddizione con le dichiarazioni pubbliche di Google che negano l’uso di tali metriche come fattori di ranking diretti.
  • Dati di Chrome: Viene suggerito che Google utilizzi dati del browser Chrome per influenzare i ranking, una pratica che Google ha negato in passato.
  • Autenticità della fuga: Mentre alcuni ex dipendenti di Google hanno confermato l’autenticità dei documenti, Google non ha ancora rilasciato una dichiarazione ufficiale in merito.

Implicazioni per le strategie SEO

Se le informazioni trapelate sono accurate, potrebbero avere implicazioni significative per le strategie SEO:

  • Ottimizzazione per il coinvolgimento degli utenti: Se i dati di clic e di coinvolgimento sono effettivamente fattori di ranking, sarà fondamentale ottimizzare i titoli e le descrizioni per aumentare il click-through rate, migliorare la velocità di caricamento delle pagine e garantire una navigazione intuitiva.
  • Strategie di link building: Le informazioni sui diversi tipi di link e sul loro impatto potrebbero influenzare il modo in cui i professionisti SEO approcciano la creazione di link, privilegiando quelli che generano reali clic e traffico qualificato.
  • Costruzione del brand: La costruzione della notorietà del marchio e l’aumento della domanda di ricerca per il proprio brand potrebbero diventare ancora più critici. Questo include l’ottenimento di menzioni e link da fonti autorevoli e l’investimento in PR tradizionale e sponsorizzazioni.
  • Adattamento ai fattori di ranking specifici per verticali: Google potrebbe utilizzare diversi fattori di ranking per verticali specifici come notizie, ricerche locali, viaggi o e-commerce, richiedendo strategie SEO adattate a ciascun settore.